E’ meglio chiedere al paziente come passerà le vacanze o come passerà le sue ferie?

CROSS COUN-SELLING TIPS

Spesso si ritiene che le domande da fare al cliente siano tutte uguali e non influenzino la nostra negoziazione. Molti ritengono che non sia importante utilizzare una comunicazione efficace e di sapere come comunicare con il proprio cliente. Altri confondono la comunicazione informale con la comunicazione professionale.

In realtà ogni domanda genera una risposta diversa rispetto a come viene impostata e in base a quali parole e quali formule vengono scelte.

Quali domande possono essere più efficaci per conoscere meglio il nostro paziente e aiutarlo nella sua quotidianità?

In questo breve articolo voglio darvi qualche semplice consiglio di come comunicare in maniera efficace con i vostri pazienti in questo periodo estivo.

L’esperienza professionale spesso trae in inganno in quanto ci si illude di “aver capito” il cliente e di “averlo inquadrato”. Per questa ragione molti sono persuasi del fatto di sapere quale sia la comunicazione più giusta per relazionarsi con il paziente.

Nelle realtà come la farmacia, dove il rapporto con il paziente – cliente è continuativo, si tende a “dare per scontato” l’interlocutore oppure a cadere in pericolose abitudini comunicative.

Sulla base dell’ultima consulenza fatta in una farmacia questa settimana ho pensato di darvi un paio di consigli per evitare le più comuni trappole comunicative.

CONSIGLIO 1

Se al paziente chiediamo “Come passerà le sue vacanze?” le possibili risposte sono due. A) Ci potrebbe raccontare dove andrà in vacanza B) Ci potrebbe dire che quest’anno non va in vacanza . (quest’anno il rischio che il paziente ci risponda così è molto alto). Quindi il consiglio è quello di evitare di fare questa domanda.

Anche se è informale e molto colloquiale rischia di portare il nostro interlocutore a pensare alla sua “non vacanza” e allo stesso tempo limita le nostre possibilità di aprire una conversazione positiva e di poterlo aiutare attraverso una consulenza.

CONSIGLIO 2

Se vogliamo aprirci la possibilità di sviluppare una consulenza con il paziente in “Fase di Saluto” la domanda più efficace è: Come passerà le sue ferie?

La ragione per la quale è suggerito utilizzare questa domanda è legata allo studio dello stile di vita delle persone e ad un’analisi dei comportamenti sociali delle persone in base alle abitudini.

Che il vostro cliente sia dipendente o libero professionista un periodo di ferie è comunque obbligato a farlo o perché è previsto nel suo contratto oppure qualora fosse un libero professionista è molto probabile che debba fare un periodo di rallentamento forzato o che quantomeno si conceda qualche week end di relax. Con questa domanda il paziente potrebbe risponderci che “passa le sue ferie a casa, che non andrà via”.

Le ferie a casa sappiamo che difficilmente saranno letteralmente “a casa”, specialmente dopo questo periodo di lockdown per tutti, quindi sarà tempo che il paziente passerà al parco, all’aria aperta andando in piscina o più semplicemente prendendo il sole in terrazza o in giardino. E’ una domanda questa che aiuta il nostro cliente a pensare come passerà il tempo e lo proietta verso pensieri “di azione”.

Le possibilità quindi di approfondire con lui / lei quale protezione solare utilizzerà o come si integrerà per le ondate di calore sarà più facile.

La scelta delle parole e della comunicazione sta assumendo un’importanza sempre più rilevante nella relazione con il paziente esserne padroni significa lavorare meglio e sviluppare consulenze più efficaci.

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